Hyper Transfer: Il futuro dei trasporti ultrarapidi parte dal Veneto?

Capsule a levitazione magnetica a 1000 km/h nel primo progetto Hyperloop italiano: il Veneto cerca investitori per rivoluzionare i trasporti.

di Gabriele Arestivo - 09/06/2025 09:26

L'Italia potrebbe entrare nell'era dei trasporti del futuro con Hyper Transfer, un ambizioso sistema di mobilità ultrarapida che promette di rivoluzionare gli spostamenti tra le principali città del Paese. Il progetto, sviluppato attraverso una partnership tra Regione Veneto, Italferr, Webuild, Leonardo e l'Università di Padova, è stato presentato al salone Transport Logistic di Monaco di Baviera come il primo esperimento Hyperloop italiano.

Le capsule a levitazione magnetica, lunghe 32 metri e capaci di trasportare fino a 40 passeggeri o 12 tonnellate di merci, promettono tempi di percorrenza impensabili: Milano-Venezia in 15 minuti, Roma-Venezia in mezz'ora, persino Berlino-Venezia in 80 minuti. Il sistema si distingue per essere completamente silenzioso, a zero emissioni e autosufficiente dal punto di vista energetico grazie ai pannelli fotovoltaici integrati nel tracciato.

Cos'è la tecnologia Hyperloop

L'Hyperloop rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel campo dei trasporti del XXI secolo. Il sistema si basa su capsule che viaggiano all'interno di tubi a bassa pressione, eliminando quasi completamente la resistenza dell'aria e permettendo di raggiungere velocità superiori a quelle degli aerei commerciali. La propulsione avviene attraverso levitazione magnetica, garantendo un movimento fluido e silenzioso.

Questa tecnologia, teorizzata per la prima volta da Elon Musk nel 2013, combina i vantaggi del trasporto ferroviario ad alta velocità con quelli del trasporto aereo, eliminando però gli svantaggi di entrambi: niente turbolenze, niente emissioni, niente inquinamento acustico. Le capsule in carboresina, simili ad "aerei senza ali", possono funzionare sia per il trasporto passeggeri che per quello merci, offrendo una versatilità unica nel panorama della mobilità moderna.

La sfida del primo tracciato sperimentale

Il primo tratto di prova verrà realizzato lungo l'asse autostradale tra Padova e Venezia, con un percorso di 10 chilometri che permetterà di testare velocità fino a 630 km/h. Lo studio di fattibilità, già completato con esito positivo, conferma che le tecnologie necessarie sono mature e pronte per l'industrializzazione. Monica Manto di CAV ha sottolineato come il progetto si basi su "cinquemila pagine di studio e una certificazione esterna" con tecnologie affidabili per integrarsi con le infrastrutture esistenti.

Tuttavia, la principale sfida rimane quella economica. Il tracciato pilota richiede un investimento di circa un miliardo di euro, mentre le future tratte commerciali costerebbero circa 40 milioni per chilometro. Per un collegamento completo Venezia-Milano, l'investimento complessivo supererebbe i 10 miliardi di euro.

Tra ambizione e realismo

Nonostante l'entusiasmo delle istituzioni venete, il progetto presenta numerose incognite. Nessuno al mondo è ancora riuscito a realizzare un sistema Hyperloop commerciale funzionante, rendendo l'Italia pioniera in questo settore. Le tempistiche ottimistiche parlano di tre-quattro anni per il completamento del tracciato di prova, ma tutto dipenderà dalla capacità di attrarre investitori privati e istituzionali.

Particolarmente complesse appaiono le future estensioni, soprattutto verso Roma, che richiederebbero l'attraversamento di zone sismicamente attive con infrastrutture estremamente delicate. Come evidenziato dall'Università di Padova, è necessario bilanciare visione innovativa e pragmatismo per evitare di alimentare aspettative irrealistiche in un settore ancora sperimentale.