In Italia ci sono 12 milioni di edifici residenziali che consumano ogni anno una media di 65,5 mila GWh, fabbisogno che potrebbe essere compensato dall'installazione di pannelli fotovoltaici su parte dei tetti.
A fare i conti è stata l'Enea con uno studio approfondito pubblicato su Energies che ha esplorato le potenzialità del fotovoltaico in Italia al 2030 e al 2050, focalizzandosi solo ed esclusivamente sui tetti degli edifici residenziali già esistenti e senza l'utilizzo di nuovo suolo.
I tetti d'Italia non sono tutti uguali
Ciò che è emerso è una distribuzione disomogenea delle superfici libere sui tetti del nostro paese: se si guarda al Centro Italia, ad esempio, lo studio riporta una potenziale superficie utilizzabile del 60-70%, mentre nel Sud Italia la percentuale scende al 30-40%.
A conti fatti, di tutta la superficie dei tetti residenziali italiani pari a 1.490 km2, basterebbe ricoprire il 30% di pannelli fotovoltaici, ovvero 450 km2 per una potenza installata di 72 GW e la possibilità di generare 79 mila GWh di energia elettrica.
Se considerassimo il fabbisogno medio del residenziale italiano (65,5 mila GWh), allora la superficie potrebbe scendere a 310 km2. Come ricoprire interamente di pannelli fotovoltaici l'intero comune di Brindisi.
Numeri lontani dalla realtà
Purtroppo si tratta soltanto di stime fatte sulla carta e la realtà dice ben altro: le stime moderate prevedono di raggiungere 6 GW di potenza fotovoltaica entro il 2030, ovvero l'11,5% dell'obiettivo nazionale di 52 GW di nuova capacità fotovoltaica.