Il robot che prende a calci il suo CEO: cosa racconta davvero il caso di EngineAI

Un video virale mostra l’umanoide T800 stendere il CEO di EngineAI con un calcio. Ma dietro lo stunt restano aperti i dubbi su autonomia, sicurezza e trasparenza di questi robot

di Redazione - 10/12/2025 13:39

Un robot umanoide che stende il proprio amministratore delegato con un calcio al torace è una scena perfetta per i social. Ma il video diffuso dalla cinese EngineAI con il suo T800 dice molto di più della semplice voglia di stupire: è il sintomo di una corsa alla robotica spintissima in cui il confine fra la dimostrazione tecnica, il marketing e la messa in scena si fa sempre più labile.

Per chi (giustamente) non lo sapesse, parliamo di una società di Shenzhen giovanissima (è nata solo nel 2023), il cui numero uno è Zhao Tongyang, un ingegnere che lavora sugli umanoidi da anni. Il T800 è il suo modello di punta: un robot full size, alto tra i 1.70 e 1.85 centimetri, di circa 75-85 chili, e con decine di gradi di libertà, attuatori molto potenti soprattutto nelle gambe e una piattaforma di calcolo basata su Nvidia Orin per gestire visione e controllo. È pensato per magazzini, scenari industriali e contesti ad alto rischio.

Qualche settimana fa, l’azienda pubblica un video in cui il T800, immerso in uno studio buio, esegue piroette, calci in volo e altre mosse sensazionalistiche. In sovrimpressione campeggia un claim perentorio: “no CGI, no AI, no video accelerato”. Il risultato è l’opposto di quello atteso: la rete non ci crede, grida alla contraffazione e all'utilizzo di grafica computerizzata. Dopotutto, negli ultimi mesi, diverse clip di umanoidi cinesi sono state accusate di falso.

Il video di "smentita"

Per fugare ogni dubbio e smentire i detrattori, EngineAI decide di alzare la posta. In un secondo video Zhao si presenta in una sorta di ring, con una pettorina protettiva, faccia a faccia con il T800. Il robot carica la gamba: il primo calcio va a vuoto, il secondo lo colpisce in pieno e il CEO finisce a terra, mentre l’umanoide resta stabile, piantato e inamovibile sul pavimento. È palesemente una prova muscolare dell’hardware, la dimostrazione che il sistema può generare una forza sufficiente ad abbattere un adulto e mantenere l’equilibrio, uno degli aspetti più complessi nel controllo dei bipedi.

Quello che il video non chiarisce, però, è quanta vera autonomia ci sia in quei movimenti. Il T800 potrebbe aver eseguito gesti coreografati, esser stato guidato da un operatore in telepresenza e così via. Così il calcio al CEO diventa il simbolo di un teatro dell’autenticità sempre più spinto, in cui le aziende della robotica sono costrette a sfoggiare stunt virali per convincere gli utenti che i propri robot siano reali. Mentre le questioni davvero urgenti, come la sicurezza, l'affidabilità, i limiti operativi e le responsabilità legali, restano ancora quasi del tutto irrisolte.