Oppo punta tutto su fotocamere e batteria con Find X9 Pro: camera-phone da 7.500 mAh

Nuovo sensore principale LYT-828, tele da 200 MP co-sviluppato con Hasselblad, motore LUMO e batteria da 7.500 mAh: nuovo flagship con focus su zoom e autonomia, ma costa caro

di Gabriele Arestivo - 28/10/2025 17:00

Puntuale come ogni anno è arrivato il momento per Oppo di rinnovare il suo top di gamma con il Find X9 Pro e a questa tornata riparte dall’hardware, spingendo contemporaneamente su due fronti. Il primo riguarda il comparto fotocamere, rinnovato e ancora più complesso che in passato; il secondo riguarda la batteria, con un salto numerico e tecnologico. Ma andiamo con ordine.

Comparto fotografico da far invidia

Partiamo dalla Ultra XDR Main Camera. Oppo usa un Sony LYT-828 da 1/1,28" con Real-Time Triple Exposure: tre esposizioni fuse in tempo reale per tenere insieme ombre e alte luci. Accanto, il vero protagonista del gruppo, il tele Hasselblad da 200 MP (sensore ampio 1/1,56", ottica f/2.1, MFD 10 cm per macro al tele), con allineamento Active Optical Alignment per migliorare la risoluzione. Sulla carta, è la ricetta giusta per ritratti nitidi e per spingere lo zoom in contesti reali (concerti, sport).

La parte “computazionale” è affidata al nuovo LUMO Image Engine, che riscrive gli algoritmi puntando a più dettaglio e naturalezza con minori consumi: si parla di un risparmio energetico fino al 50% di CPU, 60% di memoria e 50% di energia rispetto alla generazione precedente. Interessante anche l’uso flessibile delle diverse risoluzioni (50/25/12 MP) per bilanciare rumore e dettaglio. In ottica video arrivano le 4K Motion Photos e 4K120 Dolby Vision; sulla carta materiale robusto per creator e utenti più esigenti.

Dalle nostre prove non possiamo che confermare un salto importate sul tele: il Find X9 Pro viene descritto come “Zoom King” e molto competitivo nel lungo raggio; qualche riserva, invece, può emergere sull’ultra-wide in luci difficili, un compromesso già visto altrove. Insomma: il pacchetto zoom sembra il vero vantaggio differenziante.

Questo accessorio è venduto separatamente ed è dedicato ad un pubblico di fotografi più esigenti

Autonomia, chip, schermo: il contorno è da flagship (e oltre)

Il secondo pilastro è l’autonomia: batteria da 7.500 mAh con ricarica 80 W cablata e 50 W wireless. Per un top di gamma, è un numero fuori scala che, se confermato nei test, può cambiare le abitudini d’uso (giornata e mezza “sicura” anche con uso sostenuto della fotocamera e 5G). A bordo c’è il SoC Dimensity 9500 con la gestione risorse del Trinity Engine (sync frame a livello chip, previsione consumi, “sensor offload”). Sul fronte display c’è invece un pannello LTPO 120 Hz piatto, cornici simmetriche 1,15 mm e picco 3.600 nit; la certificazione è IP66/68/69, praticamente il massimo.

Sul software debutta ColorOS 16, con strumenti AI utili anche fuori dalla camera: AI Mind Space, Snap Key per catturare e organizzare al volo ciò che è a schermo, strumenti di re-illuminazione e suite di editing (AI Eraser, AI Unblur, reflection remover). L’integrazione con Google Gemini arriverà successivamente. Sono comunque tutti tasselli che spostano l’esperienza oltre la fotografia “pura”.

Prezzi, accessori e a chi parla

In Italia, Find X9 Pro parte da 1.299,99 € (Silk White, Titanium Charcoal). OPPO propone anche un Teleconverter Hasselblad per spingere l’ottica a 10× (fino a 200× digitale foto / 50× video): è un accessorio di nicchia, ma coerente con il posizionamento “camera-centric”.

In bundle o a parte arrivano anche le cuffie wireless in-ear Enco X3s: punto forte la cancellazione attiva del rumore fino a 55 dB, tuning Dynaudio e autonomia fino a 45 ore con custodia.

Possiamo tranquillamente dire che è un flagship pensato per chi scatta tanto da lontano e vuole file “puliti” al primo colpo: il combo tele 200 MP + LUMO è il racconto vero, con la batteria “oversize” come assicurazione quotidiana. Restano da verificare sul campo la consistenza dell’ultra-wide e la resa del nuovo engine in condizioni limite, ma l’identità del prodotto è chiara.