Una fotografia d’infanzia che si anima. Un ritratto che, a distanza di anni, torna a muoversi. O un quadro del Cinquecento, come "Il Mangiafagioli" di Carracci, che prende vita completando l'azione del soggetto (masticare voracemente fagioli, per l'appunto). A rendere possibile tutto questo in pochissimi tap da smartphone è un nuovo strumento di intelligenza artificiale, capace di generare un video da una singola immagine statica. Si chiama AI da Immagine a Video, ed è una delle novità più interessanti introdotte sui nuovi Honor 400 e Honor 400 Pro.
La funzione si basa sul modello Veo 2 di Google e consente di creare una clip animata di cinque secondi direttamente dalla Galleria del telefono. Nessun testo da scrivere, nessun prompt da dettare: l’algoritmo analizza il contenuto visivo della foto - geometrie, profondità, indizi di movimento - e costruisce una sequenza plausibile di ciò che potrebbe accadere subito dopo. Una seconda rete neurale si occupa della coerenza temporale, migliorando nitidezza e fluidità. Il risultato è sorprendentemente naturale, anche se non sempre perfetto.
Per i primi due mesi dal lancio, la funzione è gratuita su Honor 400 Pro, con un limite di 10 video generati al giorno. Successivamente, sarà accessibile tramite un abbonamento gestito da Google, i cui dettagli non sono ancora stati resi pubblici. Una scelta che segna anche l’inizio della distribuzione commerciale di tecnologie generative ad alto impatto direttamente su dispositivi consumer.
Tutti i nuovi strumenti AI di Honor 400 e 400 Pro
Ma l’AI da sola non definisce questi smartphone. Honor 400 e 400 Pro integrano una serie di strumenti che agiscono a monte e a valle dello scatto. Con AI Erase Passers-by, il sistema distingue automaticamente il soggetto da eventuali elementi di disturbo e rimuove i passanti dallo sfondo, ricostruendo l’immagine. La funzione Espansione AI, invece, estende i margini della foto generando nuove porzioni coerenti con luce e prospettiva originali, utile per recuperare un’inquadratura troppo stretta o adattare lo scatto a un formato specifico.
A queste si aggiungono funzioni come AI Remove Reflection e AI Outpainting, pensate per intervenire su dettagli visivi complessi o ampliare ulteriormente la scena. Tutto avviene all’interno della Galleria, senza dover uscire dall’ecosistema del telefono.
Con una fotocamera principale da 200 megapixel, chip Snapdragon di ultima generazione (7 Gen 3 per il 400, 8 Gen 3 per il Pro), batteria da 5.300 mAh e supporto software garantito per sei anni, Honor 400 e 400 Pro non si limitano ad aggiungere AI alle immagini. Provano a riscrivere cosa può essere una fotografia, e cosa può diventare.
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