Dal palco della presentazione della nuova Watch GT 6 Series, Huawei può permettersi un sorriso: nel secondo trimestre del 2025 ha raggiunto il 21% del mercato globale degli smartwatch, superando Apple per la prima volta. Un risultato che arriva in un mercato cresciuto a ritmo sostenuto negli ultimi anni (nel 2024 oltre 140 milioni di unità vendute, con una crescita annua intorno al 12%) e dove la Mela rimane leader grazie al proprio ecosistema, mentre Samsung presidia la fascia media e Garmin quella degli sportivi più tecnici. Alla fine, la resilienza del colosso cinese negli ultimi anni non solo gli ha permesso di trasformare in parte le (gravi) difficoltà in opportunità, ma anche di costruirsi una solida reputazione e la propria nicchia nel segmento degli orologi smart, puntando su autonomia (reale), metriche sportive affidabili e attenzione alle esigenze quotidiane degli utenti.
Autonomia da record
Se i modelli precedenti della GT Series avevano già stupito sul fronte dell'autonomia, la sesta generazione alza ulteriormente l’asticella. Il GT 6 Pro e la versione da 46 mm promettono fino a 21 giorni di utilizzo tipico, mentre quella da 41 mm arriva a 14 giorni. Per chi ha provato smartwatch con autonomia limitata, la differenza si sente: l’Apple Watch Series 10 costringe a ricaricare ogni sera, mentre il GT 6 consente potenzialmente di affrontare una settimana di lavoro o un weekend fuori porta dimenticandosi del cavo. Il merito va a una batteria al silicio con 65% di capacità in più rispetto al GT 5, densità energetica maggiore e ottimizzazione dello spazio interno, una combinazione che cerca di assicurare prestazioni costanti anche in condizioni di uso intenso.
GPS preciso e affidabile
La precisione del GPS resta uno dei punti di forza della serie. Il sistema Sunflower, già presente nei modelli precedenti e ora ulteriormente ottimizzato, ha mostrato nei test interni uno scarto medio di 4,41 metri sul ciclismo montano, contro i 5,88 del Garmin Forerunner 970. Anche in città o su percorsi più complessi il tracciamento vuole rimanere stabile, con dati di passo, distanza e dislivello coerenti e soprattutto affidabili, una caratteristica che si apprezza soprattutto durante gli allenamenti all'aperto o su percorsi poco familiari.
Potenza virtuale per il ciclismo
Tra le novità più interessanti c’è la funzione di potenza virtuale, sviluppata con l’Università dello Sport di Pechino. L’orologio calcola la potenza della pedalata senza sensori esterni, tenendo conto di velocità, pendenza e peso di bici e ciclista. Si tratta di dati finora riservati ai professionisti, oggi accessibili direttamente dal polso senza dover ricorrere a strumenti esterni più complessi e costosi (talvolta più della stessa bici).
Design e materiali
Il GT 6 Pro combina prestazioni e materiali premium, come vetro zaffiro, titanio aerospaziale e ceramica nanocristallina. Il display AMOLED cresce del 5,5% rispetto alla generazione precedente e raggiunge 3000 nits. La versione da 46 mm propone tre colorazioni sportive, mentre quella da 41 mm ne offre cinque, tra cui oro e viola, con un sistema di aggancio dei cinturini migliorato per una vestibilità più comoda anche durante usi prolungati.
Monitoraggio della salute
Sul fronte salute, la serie GT 6 integra TruSense, con HRV continuo, e la piattaforma Health Insights, che combina dati su sonno, stress, attività fisica e una più ricca gamma di "emozioni", restituendo consigli personalizzati. L'obiettivo non è accumulare statistiche fini a se stesse, ma fornire all'utente strumenti pratici per gestire allenamento e recupero in modo consapevole.