Chi compra tech oggi, compra sempre più usato

In Europa il mercato online dell’usato supera i 21 miliardi di euro. In Italia cresce la spesa per smartphone e tablet ricondizionati, secondo una ricerca commissionata da Amazon. A trainare sono giovani, risparmio e nuove priorità

di Redazione - 25/07/2025 12:46

Crescono in tutta Europa le vendite online di smartphone, tablet e piccoli dispositivi elettronici… che non sono nuovi. Prodotti restituiti, ricondizionati o semplicemente usati stanno diventando la scelta di milioni di consumatori, spinti non solo da ragioni economiche, ma anche da una crescente sensibilità ambientale. Secondo una nuova ricerca commissionata da Amazon e condotta dal CEBR, il mercato europeo dell’usato online ha raggiunto un valore di 21,6 miliardi di euro nel 2024, e si stima che crescerà di altri 2 miliardi già entro il 2025.

La spinta del tech e la svolta generazionale

In Italia, la spesa in prodotti di seconda mano acquistati online è aumentata del 113% negli ultimi cinque anni. A trainare questa crescita sono soprattutto le categorie tecnologiche: smartphone e tablet rappresentano oltre un terzo degli acquisti, seguiti da piccoli elettrodomestici. Solo nel 2024, il 63% degli italiani ha comprato almeno un prodotto usato, risparmiando complessivamente 3,2 miliardi di euro. Il contributo all’economia nazionale, secondo lo studio, è stato di circa 1,4 miliardi.

Se è vero che il fenomeno coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione, è altrettanto vero che sono i più giovani a guidare la trasformazione: l'82% degli under 34 acquista abitualmente prodotti usati, mentre tra gli over 55 la percentuale si ferma al 49%. Inoltre, il 57% degli italiani dichiara che nel 2025 sarà ancora più propenso ad acquistare tech e altri articoli di seconda mano. Un dato, quest’ultimo, che conferma come il second hand non stia soltanto sostituendo il nuovo, ma stia generando nuova domanda: un acquisto su quattro, infatti, non si sarebbe verificato senza questa possibilità.

Il report distingue tre categorie principali all’interno di questo mercato: i prodotti usati, gli articoli open-box (ovvero restituiti ma mai utilizzati) e i dispositivi ricondizionati, che vengono controllati, riparati e riportati a condizioni simili al nuovo. È proprio quest’ultima fascia a rispondere alle principali resistenze dei consumatori: il 36% teme che i prodotti usati non siano in buone condizioni, mentre il 32% segnala la mancanza di garanzie come ostacolo all’acquisto.

Come cambia l’offerta e cosa cercano i consumatori

Per quanto riguarda il colosso dell'e-commerce nello specifico, lo scorso anno le vendite di articoli di seconda mano sulla piattaforma hanno superato i 2 miliardi di euro tra Europa e Regno Unito. L’azienda propone una selezione di dispositivi ricondizionati tramite partner certificati, articoli open-box scontati e persino capi di abbigliamento di seconda mano, con un'offerta tech che comprende smartphone, laptop e dispositivi per la casa, e si rivolge a un pubblico che cerca un’alternativa sostenibile senza rinunciare alla qualità.

Quanto alle ragioni che spingono una fetta sempre più ampia della popolazione online a scegliere l'usato, la ricerca, oltre al risparmio e alla praticità, cita la sostenibilità: il 34% dei consumatori italiani mette l'attenzione all'ambiente al centro, mentre il 27% non ritiene più che un prodotto nuovo sia necessariamente migliore. Una svolta culturale che, nel settore tecnologico in primis, potrebbe cambiare per sempre il modo in cui intendiamo il concetto stesso di “nuovo”.

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