Alla guida di Omoda 9 SHS, il vero ibrido plug-in che può fare la differenza

Oltre 500 CV, autonomia da record e dotazioni premium: un crossover che trasforma l'esperienza di guida attraverso quattro motori e tecnologie avanzate

di Gabriele Arestivo - 30/05/2025 09:55

Non chiamatelo SUV: la Omoda 9 Super Hybrid è un crossover dalle dimensioni importanti che abbiamo avuto modo di testare durante il primo test drive ufficiale. Di certo un'auto che non passa inosservata, non solo per il design ma anche per la tecnologia che la casa cinese ha deciso di adottare: un ibrido plug-in "vero", con batteria capiente, ricarica rapida e sistema di rigenerazione efficace. 

Prime impressioni

Ciò che colpisce immediatamente è la scelta del costruttore di proporre un unico allestimento full optional, eliminando la confusione delle configurazioni multiple. Il design è aggressivo, con linee che trasmettono dinamismo senza eccessi stilistici.

Il coefficiente aerodinamico di 0,308 non è solo un numero: si traduce in efficienza reale che contribuisce alla straordinaria autonomia dichiarata di oltre 1.100 chilometri.

Tecnologia Super Hybrid con quattro motori

Il cuore pulsante della Omoda 9 è il sistema Super Hybrid che integra un motore termico 1.5 TGDI con tre unità elettriche. Configurazione che trasforma completamente l'esperienza di guida, grazie anche ad un selettore fisico che permette di variare modalità in pochi istanti anche in marcia: in Eco e Normale, l'auto sembra comportarsi come una vera elettrica, con il motore elettrico posteriore sempre attivo che garantisce fluidità costante.

La potenza complessiva supera i 500 CV, il che si traduce in un'accelerazione 0-100 km/h di 4"9 secondi che sorprende vista la stazza. L'autonomia elettrica dichiarata è uno dei suoi punti forti: 145 km (ciclo WLTP) totali grazie ad una batteria da oltre 36 kWh fornita da CATL. Quasi da record anche i consumi di 1,7 l/100 km in modalità ibrida, che testimoniano l'efficacia del sistema. Purtroppo non abbiamo guidato abbastanza per poter confermare o smentire questi numeri, ma ci torneremo presto.

Durante la nostra prova, abbiamo comunque apprezzato la versatilità delle modalità di guida disponibili. Il passaggio tra le diverse configurazioni è fluido e permette di sfruttare al meglio i quattro motori secondo le necessità. Le sospensioni a controllo magnetico CDC, che si adattano 1.000 volte al secondo, offrono un compromesso equilibrato tra comfort e tenuta di strada.

L'esperienza al volante rivela un crossover maturo, capace di erogare prestazioni elevate senza rinunciare al comfort. L'insonorizzazione dell'abitacolo è efficace e concede un'atmosfera rilassante anche a velocità sostenute.

Dotazioni e prezzi

Al centro dell'abitacolo c'è un display da 24,6 pollici e materiali di qualità, inclusi i rivestimenti in pelle Nappa. Interessante il sistema audio Sony con 12 speaker, di cui due integrati nel poggiatesta del guidatore per un'esperienza personalizzata senza disturbare gli altri occupanti.

Il prezzo di partenza di 51.900 euro include dotazioni premium come sedili ventilati e massaggianti, tetto panoramico, AR-HUD e oltre 30 sistemi Adas. Le garanzie sono competitive: 7 anni o 150.000 km generale, 8 anni o 160.000 km sui componenti elettrici.

In sintesi, la Omoda 9 SHS dimostra che un crossover può davvero giocarsi la carta dell’elettrico senza scendere a compromessi: accelera come un’auto sportiva, offre un’autonomia da record e mette sul piatto una dotazione tech di primo livello. Insomma, un ibrido che non sembra un ibrido.