Due settimane con Renault 5 E-Tech: carattere da vendere e tanta tecnologia

Icona modernizzata su piattaforma AmpR Small, batteria da 40/52 kWh e ricarica rapida, alcuni degli ingredienti di successo per una delle migliori elettriche su piazza

di Gabriele Arestivo - 06/10/2025 17:37

La nuova Renault 5 non è una nostalgia-car, partiamo da qui. Ovviamente la casa francese riprende i tratti della storica R5 ma li rilegge su base AmpR Small (ex CMF-BEV), l’architettura nativa elettrica del gruppo pensata per il segmento B.

Ciò che emerge è un'auto di proporzioni compatte (3,92 m) e buona abitabilità per cinque posti, con un bagagliaio sorprendentemente sfruttabile per una citycar. È un’auto con identità forte, legata al passato senza esserne prigioniera: fuori è pop, dentro concreta. Vediamola meglio. 

Batterie, ricarica e vita reale

Renault ha previsto due configurazioni con batteria da 40 o 52 kWh, con ricarica rapida dichiarata da 15 all'80% in ~30 minuti su colonnine fast ad un massimo dichiarato di 100 kW. Nella realtà delle cose è più verosimile toccare i 90 kW per qualche istante, un valore comunque credibile per la categoria.

Diverso il capitolo consumi: in città la R5 dà il meglio di sé e scende tranquillamente attorno i 13 kWh/100 km, soprattutto se si utilizza la modalità "Eco" o "Comfort". Ma oltre i 110 km/h l’autonomia cala sensibilmente: è la natura (ancora) delle piccole elettriche, non è un limite della sola R5. In questi casi i consumi schizzano a 19-20 kWh/100 km, e per andare oltre i 130 km/h bisogna necessariamente impostare la modalità "Sport" che libera tutti i 110 kW della versione più potente (le altre due, contano invece 70 e 90 kW). 

Su strada: “sembra sui binari”

La tenuta è uno dei suoi punti forti. Anche forzando l’andatura la R5 rimane precisa, con inserimenti puliti e rollio ben controllato: dà fiducia come poche nel segmento. Merito di un telaio riuscito e di una messa a punto che privilegia l’appoggio in curva.

L’insonorizzazione dell’abitacolo è superiore alla media: nelle tratte più rapide si conversa senza alzare la voce, con un sound system convincente. È la citycar che ti fa venire voglia di uscire dal perimetro urbano, non solo di incastrarti nel traffico.

L’infotainment che aspettavamo

È una delle prime elettriche “compatte” che ci ha sorpreso, positivamente. Il sistema OpenR Link con Google integrato è rapido, logico e ben disegnato: c'è Maps con pianificazione EV, Assistant efficace e Play per le app completano un pacchetto che svecchia l’esperienza a bordo. Interessante poi la possibilità di avere le applicazioni di navigazione come Waze e lo stesso Maps sul display del cruscotto.

L’interfaccia è coerente anche con Apple CarPlay/Android Auto wireless, e gli aggiornamenti OTA promettono longevità. È, oggi, tra i migliori sistemi in circolazione su un’elettrica sotto i quattro metri.

Luci e ombre (letteralmente)

Ci sono dettagli migliorabili. L’abitacolo, un po' scuro nelle combinazioni provate, beneficia di punti luce un po’ più generosi: alla sera è elegante, ma più risultare leggermente “chiuso”. L’autonomia, come detto, soffre la velocità; nulla di drammatico, basta saperlo.

Infine il listino della versione più ricca sale deciso (sono circa 32 mila euro): tecnologia, finiture e guida lo giustificano in parte, ma occhio al budget e agli incentivi locali. Per il resto, la R5 centra l’obiettivo: accessibile, divertente, quotidiana. Potrebbe diventare la porta d’ingresso elettrica concreta che molti stavano aspettando.