Le batterie allo stato solido non sono più teoria: Mercedes le ha messe su strada

Un prototipo di EQS modificata ha circolato con un pacco batterie sperimentale al litio-metallo. La promessa: più autonomia e stabilità, peso minore

di Greta Rosa - 10/04/2025 14:33

Mercedes-Benz ha avviato i primi test su strada di un prototipo EQS equipaggiato con un pacco batterie allo stato solido: una svolta tecnica che, almeno sulla carta, promette fino a 1.000 km di autonomia con una singola carica.

Non è un debutto commerciale, ma un passo concreto nello sviluppo di una tecnologia che potrebbe superare i limiti delle attuali batterie agli ioni di litio. Dopo anni di ricerca e test da laboratorio, il costruttore tedesco è riuscito a mettere su strada un veicolo elettrico dotato di un pacco batterie sperimentale, frutto della collaborazione con la statunitense Factorial Energy.

La batteria utilizza un elettrolita solido invece che liquido, scelta che aumenta la sicurezza della cella e consente l’uso di anodi in litio-metallo, capaci di spingere la densità energetica fino a 450 Wh/kg. Tradotto: più energia nello stesso spazio, meno peso, ricarica più veloce e minore degrado nel tempo. Secondo i dati Mercedes, il nuovo sistema consente un aumento dell’autonomia fino al 25% rispetto a un pacco batterie standard di pari dimensioni. A ciò si aggiungono un sistema di raffreddamento passivo e una struttura interna capace di gestire l’espansione delle celle, per maggiore stabilità nei cicli di ricarica.

Un primo passo verso la produzione su larga scala

Il prototipo, realizzato partendo da una EQS 450+, è stato modificato solo in parte per ospitare il nuovo pacco batterie. I primi test su strada sono iniziati nel febbraio 2025, dopo una lunga fase di collaudi al banco. Il progetto è stato gestito dal team Mercedes-AMG High Performance Powertrains, lo stesso che sviluppa le unità per la Formula 1.

Nonostante le potenzialità, le batterie allo stato solido non sono ancora pronte per la produzione di massa. Il principale ostacolo resta la difficoltà nel gestire le sollecitazioni meccaniche durante i cicli di carica e scarica: l’espansione delle celle può causare microfratture e la formazione di dendriti, che mettono a rischio la stabilità del sistema.

Ma il settore si sta muovendo. Oltre a Mercedes e Factorial, anche Volkswagen (con QuantumScape), BMW (con Solid Power), Nissan, Hyundai, Stellantis e altri grandi gruppi stanno accelerando lo sviluppo. Factorial, in particolare, ha introdotto la batteria Solstice, che promette fino all’80% di autonomia in più rispetto agli attuali sistemi Li-ion, con un peso inferiore del 40%.

Se queste promesse verranno mantenute, la distanza tra auto elettriche e veicoli termici potrebbe ridursi drasticamente. Anche perché un’autonomia reale superiore agli 800 km sarebbe a tutti gli effetti in grado di eliminare uno dei principali freni alla diffusione dell’elettrico. E rendere obsoleti, per davvero, i motori a combustione.