Verso un futuro sostenibile: passa in Europa la direttiva "Case Green"

La direttiva europea sulle Case Green impone ristrutturazioni e incentivi per sistemi ecologici, verso l’eliminazione delle caldaie a metano entro il 2040

di Gabriele Arestivo - 14/03/2024 15:10

Entro il 2050, l’Unione Europea ha stabilito che tutte le abitazioni dovranno essere a zero emissioni. Questa trasformazione radicale è guidata dalla direttiva sulle Case Green, che impone agli stati membri di elaborare piani nazionali per ristrutturare gli edifici residenziali, rendendoli meno energivori.

Il percorso verso la sostenibilità include la graduale eliminazione dei combustibili fossili e l’adozione di sistemi ibridi. Tuttavia, l’attuale panorama immobiliare europeo presenta sfide significative, con oltre il 60% delle case che necessitano di ristrutturazione e solo un quarto che soddisfa i requisiti di efficienza energetica.

Ristrutturazioni e Incentivi: Il Nuovo Corso dell’Edilizia Residenziale

La direttiva europea prevede un piano di ristrutturazioni mirate, con l’obiettivo di ridurre il consumo energetico degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Gli incentivi per le caldaie a metano saranno eliminati dal 2025, dando spazio a soluzioni più ecologiche come il biometano e l’idrogeno verde.

Queste misure si inseriscono in un quadro più ampio che mira all’eliminazione totale delle caldaie a metano entro il 2040, segnando un passo decisivo verso l’obiettivo di zero emissioni.

I rischi per il nostro paese

In Italia, la transizione verso le Case Green delineata dall’UE rappresenta una sfida economica e sociale di vasta portata. Secondo il Codacons, gli interventi di riqualificazione energetica potrebbero comportare costi medi tra i 35mila e i 60mila euro per abitazione, con la sola sostituzione delle caldaie che potrebbe raggiungere i 16mila euro.

Queste spese, necessarie per adeguarsi alle nuove normative, potrebbero avere un impatto significativo sul mercato immobiliare, con il rischio di svalutazione degli immobili non ristrutturati. Di fronte a questo scenario, l’Italia dovrà bilanciare l’ambizione ecologica con la realtà economica, assicurando che il percorso verso un futuro sostenibile sia accessibile a tutti i cittadini e non diventi un ostacolo insormontabile per le famiglie e gli investitori immobiliari.

La strada è tracciata, ma sarà il concreto impegno nazionale a determinare la riuscita di questa rivoluzione verde.