Pale e torri eoliche in legno, anziché in acciaio e cemento. La posta in gioco è alta, ma una startup svedese ci crede e punta a cambiare il volto dell'energia eolica con turbine in legno lamellare come alternativa alle strutture tradizionali. Un approccio che ha ingolosito alcuni giganti del settore, come Vestas, che hanno riconosciuto nell'immediato i potenziali benefici di questa tecnologia.
I vantaggi del legno
Il legno, rispetto all’acciaio e al cemento, ha diversi vantaggi non trascurabili: dal punto di vista economico, il costo del legno è significativamente inferiore a quello dei materiali tradizionali. Da quello ambientale, invece, ha la capacità di immagazzinare CO2, riducendo l'impatto delle emissioni durante l’intero ciclo di vita delle turbine. Una torre eolica in acciaio alta 110 metri produce circa 1250 tonnellate di CO2, mentre l'equivalente in legno riduce queste emissioni dell’80-90%.
Una struttura resistente e versatile
Le torri eoliche in legno lamellare, come quella di 150 metri costruita di recente da Modvion, sono più leggere e resistenti. Non necessitano di bulloni e viti, poiché i moduli vengono uniti con la colla, semplificando il processo di costruzione. Un altro aspetto fondamentale riguarda lo smaltimento, una delle prime problematiche dell'industria eolica: a fine vita, i moduli lignei possono essere riciclati e riutilizzati nell’edilizia.
Sicurezza del materiale
Tra i primi dubbi che sorgono di fronte all'impiego del legno in questa tipologia di struttura è la resistenza al fuoco. Modvion assicura che la torre lignea delle turbine è troppo densa per permettere al fuoco di espandersi: il lato esposto alle fiamme si carbonizza in un modo del tutto gestibile.
E la provenienza del legno? Il sito ufficiale dell'azienda riporta che il legname utilizzato per la produzione di queste speciali turbine eoliche proviene dall'abete scandinavo, una risorsa abbondante e certificata da programmi di riforestazione che garantiscono la sostenibilità del disboscamento.