Le turbine eoliche si evolvono anche nel design, non soltanto nelle dimensioni. Quella che vedete nell’immagine d’apertura potrebbe essere il futuro: è galleggiante, più efficiente e costa anche molto meno.
Sembra tutto troppo bello per essere vero ma le premesse sono davvero positive: la turbina eolica a singola pala di Touchwind, ribattezzata “Mono”, porta con sé vantaggi in tutto il ciclo di vita.
Come funziona Mono
A fare la differenza è il design, atipico, con un enorme rotore a singolo pezzo montato perpendicolarmente all’albero che, alla base, ha un gigantesco barile galleggiante. Rotore che a detta dell’azienda costerebbe un terzo rispetto ai classici tre utilizzati adesso e sarebbe in grado di produrre più energia spazzando un’area ancora maggiore.
Un semplice gioco di pesi e contrappesi permette a Mono di inclinarsi verso il mare in condizioni più calme. Ad alte velocità del vento, invece, l’albero si raddrizza verticalmente e continua a produrre energia con raffiche fino a 70 m/s. Un enorme vantaggio rispetto alle tradizionali turbine offshore che invece si devono fermare se il vento arriva a circa 25 m/s. Inoltre, questo design pare riduca le perdite dovute all’effetto scia creato nei parchi eolici con numerose turbine disposte in serie.
Dunque possibilità di produrre più energia e assemblaggio più semplice che può avvenire direttamente in acqua, in un qualsiasi porto. Mono galleggia e può essere trasportato più agevolmente, e non ha ovviamente necessità di costose fondazioni ma conta su un “semplice” ancoraggio. il tutto con un costo stimato inferiore del 50%, un risparmio importante se si considera un costo medio di circa 20 milioni di euro per singolo aerogeneratore.
Servirà ancora del tempo per vederli in azione nel taglio finale ma i primi prototipi in scala da 12 kW sono stati finanziati in Olanda dalla Netherlands Enterprise Agency e tra gli azionisti di Touchwind adesso figura anche il gigante giapponese Mitsui OSK Lines.