Toyota ha una pazza idea: cartucce portatili a idrogeno per auto ed elettrodomestici del futuro

Per risolvere il problema della rete di distribuzione, la casa nipponica ha pensato a delle cartucce intercambiabili a idrogeno, da utilizzare per veicoli o per alimentare anche abitazioni

di Gabriele Arestivo - 23/10/2024 22:53

La svolta green di Toyota si materializza al Japan Mobility Show Bizweek 2024 con un'innovazione che potrebbe ridefinire il futuro della mobilità sostenibile: cartucce a idrogeno portatili e versatili. Un'idea ambiziosa che potrebbe risolvere uno dei principali ostacoli alla diffusione dell'idrogeno come fonte energetica: la limitata rete di distribuzione.

Versatilità e praticità

Le nuove cartucce, simili a batterie giganti dotate di maniglia, sono state riprogettate per essere facilmente trasportabili in uno zaino. La loro versatilità è sorprendente: non solo possono alimentare veicoli, ma anche elettrodomestici e dispositivi dotati di celle a combustibile. Durante l'evento, Toyota ha presentato, in collaborazione con Rinnai Corporation, anche un fornello alimentato a idrogeno, dimostrando come queste cartucce possano generare energia producendo solo acqua come sottoprodotto.

Dall'automobilismo alla vita quotidiana

L'impegno di Toyota nell'idrogeno non è nuovo. La Mirai, già sul mercato, con un serbatoio da 5,6 kg permette di percorrere fino a 650 km, confermando l'efficienza di questa tecnologia. Dal 2021, l'azienda ha intensificato la sperimentazione nel motorsport, passando dall'uso di idrogeno gassoso a quello liquido nella GR Corolla da competizione. Quest'ultima evoluzione offre vantaggi significativi in termini di densità energetica e spazio di stoccaggio.

Il progetto si inserisce quindi nella più ampia strategia di Toyota per la riduzione delle emissioni di carbonio. L'azienda punta a integrare energie rinnovabili, come eolico e solare, nel processo produttivo delle cartucce. Sebbene non siano ancora stati annunciati tempi di commercializzazione e prezzi, questa innovazione potrebbe rappresentare un punto di svolta per la diffusione dell'idrogeno nella vita quotidiana.