TidalWatt, l'energia infinita delle correnti maree che piace a tanti

Dimensioni ridotte, alta efficienza energetica e bassissimo impatto ambientale, insomma tutte le carte in regola per avere successo tra le rinnovabili

di Gabriele Arestivo - 18/07/2023 16:34

Immaginiamo di eliminare quelle gigantesche turbine eoliche in favore di modelli molto più piccoli ma comunque efficienti, come? Basta andare sott'acqua come suggerisce TidalWatt, un progetto ambizioso che punta a sfruttare le correnti oceaniche per far muovere le sue pale senza dover contare sulla benevolenza dei venti. 

Com'è fatta una turbina sottomarina

La differenza di dimensioni tra una turbina eolica e quelle di nuova concezione UCEC è impressionante: con soli 3 metri di diametro sono mediamente 60 volte più piccole e occupano un'area inferiore di 3600 volte. Ma non per questo ne risente la potenza stimata in 4.2 MW con una corrente media di 3,27 km/h che è considerata molto comune nelle profondità oceaniche che, in certi punti, vantano velocità ben più alte. 

Una cosa non deve comunque escludere l'altra. Le nuove turbine UCEC potrebbero condividere le stesse infrastrutture di certi parchi eolici e renderli così ancora più efficienti. TidalWatt ne ha ideate di diverse dimensioni e potenza, dalle più piccole con diametro di 1,2 m alle più grandi e potenti con diametro da 7,5 m. 

Mauricio Queiroz
Mauricio Queiroz con uno dei prototipi TidalWatt

Sicure e "invisibili"

Uno dei cavalli di battaglia di TidalWave è la collocazione delle turbine che non consumano suolo e neanche superficie del mare, ma si adagiano sul fondo. Data poi la velocità ridotta di rotazione e il design degli impianti, garantiscono a loro dire la salvaguardia della fauna marina che non corre alcun pericolo. Nessuno si immagini delle pale che girano rapidamente come quelle del motore di un aereo, le correnti sono molto più "lente". 

Economicamente convenienti

Altro fattore che gioca a loro vantaggio è l'efficienza energetica rispetto alle altre energie rinnovabili. Secondo i loro calcoli, infatti i loro impianti sarebbero i più convenienti a disposizione con 10,91 dollari per ogni MWh prodotto (UCEC sea currents) contro i 28,35$/MWh di un impianto idroelettrico, 34,79$/MWh del fotovoltaico e 45,65$/MWh dell'eolico (onshore). 

@typo_ita C'è chi vuol sfruttare il fondo del mare e le correnti per produrre #energia. L'idea ambiziosa è di #TidalWatt e porta con sé numerosi vantaggi: energetici, dimensionali e anche economici #rinnovabili ♬ Natural Emotions - Muspace Lofi