A maggio, le energie rinnovabili in Italia hanno segnato un record storico, coprendo il 52,5% del fabbisogno elettrico nazionale. Questo traguardo rappresenta un altro passo significativo verso un futuro più sostenibile, con un incremento delle rinnovabili per il secondo mese consecutivo sopra il 50%.
Un mese da record
Secondo i dati forniti da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nel mese scorso il fabbisogno elettrico italiano è stato di 24,7 miliardi di kWh, un aumento dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo incremento è attribuibile a una leggera ripresa industriale e a una crescita più vivace del settore dei servizi. L'idroelettrico e il fotovoltaico hanno visto una crescita notevole, rispettivamente del 34,7% e del 36,3%, grazie a condizioni climatiche favorevoli e a un aumento della capacità installata.
Nel dettaglio: l'idroelettrico ha contribuito per il 43% della produzione rinnovabile di maggio, mentre il fotovoltaico ha rappresentato il 30,8%, seguito dall'eolico con il 13%. Questi numeri sottolineano l'importanza delle condizioni ambientali e atmosferiche nel sostenere la produzione di energia rinnovabile. Al nord, le piogge incessanti hanno alimentato le centrali idroelettriche, mentre le lunghe ore di luce solare hanno potenziato il fotovoltaico.
Crescita della capacità rinnovabile
Nei primi cinque mesi del 2024, la capacità rinnovabile installata in Italia è aumentata del 42% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un incremento di 3.015 MW. Di questi, ben 2.768 MW provengono dal fotovoltaico, dimostrando l'importanza di questa fonte nel mix energetico italiano. Le regioni più virtuose sono la Lombardia, il Lazio e il Veneto, che hanno aggiunto rispettivamente 376 MW, 349 MW e 233 MW di nuova capacità fotovoltaica.
Tuttavia, l'88% degli impianti fotovoltaici italiani sono residenziali e di piccole dimensioni, con una capacità inferiore a 12 kW. Per raggiungere l'obiettivo di coprire il 65% del fabbisogno energetico nazionale con le rinnovabili entro il 2030, sarà necessario aumentare la quota di impianti di grande scala e sviluppare sistemi di accumulo energetico efficienti.
Sfide e opportunità
Nonostante i progressi significativi, la transizione energetica in Italia deve affrontare sfide burocratiche e normative che potrebbero rallentare la crescita delle rinnovabili. Alcuni decreti recenti hanno tentato di frenare questa corsa, ma l'aumento della capacità rinnovabile e l'adozione di tecnologie avanzate indicano che il paese è sulla buona strada per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi climatici.
L'elettricità prodotta da fonti termoelettriche, in particolare dal carbone, continua a diminuire, coprendo meno del 2% del fabbisogno nazionale da inizio anno. Questo calo è una diretta conseguenza dell'aumento della produzione rinnovabile, che ha raggiunto livelli senza precedenti.