La mini turbina eolica da tetto che sfrutta il vento tra i palazzi

Nasce per i tetti di città: una piccola turbina carenata che cattura il vento da ogni direzione e affianca il fotovoltaico, con resa legata al microclima dell’edificio

di Redazione - 29/10/2025 18:29

L’eolico torna sui tetti di città con una turbina compatta, carenata e “omnidirezionale”, pensata per lavorare proprio dove il vento è più capriccioso, dunque tra cornicioni e spigoli. Si chiama Ventum Dynamics VX175 e arriva dalla Norvegia con l’obiettivo di convertire il vento che soffia sopra gli edifici in elettricità utilizzabile in loco. Secondo l’azienda, il modello è pronto a debuttare sul mercato e già in pre-ordine.

Il suo punto di forza è un involucro fisso che raccoglie il vento da qualunque direzione, lo accelera e lo convoglia sul rotore per ridurre le perdite dovute a disallineamenti. È una rilettura delle cosiddette "shrouded turbines" (turbine carenate), studiate da anni ma oggi riproposte con materiali e design aggiornati per l’uso integrato negli edifici. 

Numeri e prime installazioni

I numeri dichiarati dal produttore servono a dare una scala: con vento medio di 6 m/s la VX175 arriverebbe a circa 187 W istantanei, mentre con raffiche attorno ai 13 m/s può toccare 1,5 kW di picco. Su base annua, in siti con medie di 6-6,5 m/s, l’azienda indica una produzione stimata nell’ordine di 4.000-5.000 kWh, poco meno di un impianto fotovoltaico tradizionale da 6 kW ma con il vantaggio di una generazione continua nelle zone più ventilate.

Quanto è reale oggi l’adozione? Ventum parla di prodotto pronto e mostra prime installazioni pilota su tetti industriali e commerciali, un passaggio tipico per tecnologie emergenti, in attesa di diffusione più ampia e di dati operativi di lungo periodo. Nel Regno Unito, ad esempio, l’ingresso sul mercato è supportato da partner locali per progetti dimostrativi, mentre sul fronte materiali nel 2025 sono stati annunciati sviluppi su compositi più leggeri e riciclabili. 

Il nodo resta il sito. L’eolico urbano vive di micro-climi: un tetto può infatti “spingere” molto e quello accanto quasi nulla. Per questo, oltre alle promesse di resa, contano misure anemometriche in situ, valutazioni su rumore (Ventum indica 40 dB a 6 m/s), vibrazioni, struttura e permessi locali. In uno scenario favorevole, la VX175 non sostituisce il fotovoltaico: lo affianca, producendo quando tra gli edifici si crea quel corridoio d’aria che i pannelli non possono intercettare.