Una fonte di energia pulita ed economica: l’idrogeno bianco

Sonostati scoperti numerosi giacimenti in tutto il mondo negli ultimi anni, una potenziale risorsa a basso costo per cui bisogna tuttavia sviluppare le giuste tecnologie di estrazione.

di Gabriele Arestivo - 26/02/2024 14:30

L’idrogeno è considerato il carburante del futuro, in grado di sostituire i combustibili fossili senza emettere CO2 e altri elementi inquinanti. Ma produrlo in modo ecologico è ancora costoso e complesso. C’è però una soluzione alternativa: estrarlo direttamente dal sottosuolo, dove si trovano enormi giacimenti di idrogeno naturale o bianco.

Cos’è l’idrogeno bianco e dove si trova

L’idrogeno bianco è una forma di idrogeno puro che si forma attraverso reazioni tra l’acqua e i minerali presenti nella crosta terrestre. La sua origine non è ancora del tutto chiara, ma si pensa che sia un processo continuo e rinnovabile.

L’idrogeno bianco è stato scoperto per la prima volta in Mali nel 2012, in un pozzo che emetteva quasi solo idrogeno. Da allora, sono stati individuati altri depositi in diverse parti del mondo, come Australia, Europa dell’est, Francia, Spagna, Oman, Stati Uniti e Albania. Quest’ultimo paese ospita uno dei più grandi giacimenti al mondo, con una stima tra le 5 e le 50 mila tonnellate.

Quali sono i vantaggi e le sfide dell’idrogeno bianco

L’idrogeno bianco ha il potenziale di diventare una fonte di energia pulita, economica e rinnovabile. A differenza dell’idrogeno verde, che viene prodotto usando energia elettrica da fonti rinnovabili, l’idrogeno bianco non richiede alcun processo di produzione, ma solo di estrazione. Secondo la rivista Science, un kg di idrogeno bianco costerebbe 0,50 euro, mentre un kg di idrogeno verde costerebbe circa 5 euro.

Tuttavia, ci sono anche delle sfide da affrontare per sfruttare al meglio questa risorsa. Innanzitutto, bisogna sviluppare la tecnologia per monitorare le eventuali perdite di idrogeno in atmosfera, che potrebbero avere effetti negativi sul clima. Inoltre, bisogna risolvere il problema dello stoccaggio e del trasporto, visto che l’idrogeno in forma gassosa occupa molto spazio e per questo viene liquefatto a temperature molto basse, rendendo tutto più complesso e costoso.

L’idrogeno bianco è quindi una promessa ancora da realizzare, ma che potrebbe cambiare il panorama energetico mondiale.