Il Parlamento Europeo ha approvato la bozza della direttiva sulla classe energetica degli edifici. Cosa cambierà? Tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni e possibilmente dotarsi di pannelli solari a partire dal 2028, mentre le case in ristrutturazione dovranno farlo entro il 2032. Questo perché le abitazioni dovranno raggiungere almeno la classe energetica E nel 2030 e D entro il 2033. Discorso diverso per gli altri edifici, privati e pubblici, che dovranno adeguarsi per il 2027 e il 2030.
Precisiamo che non siamo ancora all’ufficialità assoluta perché manca la negoziazione tra istituzioni europee che porterà al testo definitivo, quindi nulla è certo, però la direzione sembrerebbe essere questa.
L’aggiornamento della classe energetica piò avvenire in diverse forme ma deve subentrare al momento della vendita di un immobile, della ristrutturazione o all’arrivo di un nuovo inquilino in caso di affitto. Senza queste modifiche non si potrà vendere o affittare.
I deputati sostengono che siano necessari sostegni per accedere facilmente a finanziamenti e sovvenzioni, inoltre molte forze politiche si sono scagliate contro la direttiva che penalizzerebbe Paesi come l’Italia, che ha quasi due milioni gli edifici di classe energetica G, la più bassa.