Le batterie al sodio sono già una realtà e costano meno

Natron Energy anticipa tutto e parte con la produzione su larga scala delle batterie al sodio, aprendo le porte a una nuova era dell'energia sostenibile.

di Gabriele Arestivo - 08/05/2024 17:36

Il mondo delle batterie sta vivendo un periodo di rinnovamento, con nuovi studi e chimica che promettono numerosi passi in avanti. Dagli Stati Uniti arriva la Natron Energy che nei giorni scorsi ha annunciato l'avvio delle operazioni su scala commerciale presso il proprio impianto di produzione di batterie al sodio a Holland, Michigan.

Questo segna un importante traguardo, con la prima produzione su larga scala di batterie al sodio in Nord America. Le batterie al sodio di Natron offrono una densità di potenza superiore, cicli più elevati e caratteristiche di sicurezza uniche rispetto ad altre tecnologie.

Vantaggi delle batterie al sodio

Le batterie al sodio, come quelle prodotte da Natron Energy, si presentano come una soluzione all'avanguardia per le sfide energetiche attuali. Grazie alla loro struttura innovativa, accolgono gli ioni di sodio in modo più rapido e senza stress, consentendo tempi di ricarica ridotti e un ciclo di vita più lungo rispetto alle corrispettivi agli ioni di litio. Inoltre, la presenza diffusa del sodio sulla Terra garantisce una catena di approvvigionamento stabile, riducendo i costi di produzione fino al 30% rispetto alle batterie più economiche (le LFP).

Applicazioni e prospettive future

Le applicazioni delle batterie al sodio sono molteplici e promettenti. Inizialmente focalizzate sui data center per soddisfare le esigenze di archiviazione energetica e alimentare la crescente richiesta di intelligenza artificiale, le batterie al sodio si stanno rapidamente diffondendo in altri settori, tra cui la mobilità industriale, la ricarica veloce dei veicoli elettrici e le telecomunicazioni.

L'avvento delle batterie al sodio rappresenta un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile e accessibile. Sulle batterie al sodio ci stanno lavorando tutti, i cinesi che le hanno perfino usate per due piccole automobili elettriche in arrivo sul mercato e in Europa, dove la svedese Northvolt ha già sviluppato una super batteria da 160 Wh/kg.

Che non è tantissimo, il vero limite di questa tecnologia ad oggi è proprio la sua bassa densità energetica: per pari capacità servono quindi batterie più pesanti, almeno per il momento. Presto potremmo assistere a una transizione verso una società alimentata da tecnologie energetiche più efficienti, sicure e rispettose dell'ambiente.