La batteria nucleare che dura 50 anni: la rivoluzione energetica made in China

Una startup cinese ha creato una mini batteria alimentata da isotopi radioattivi, capace di generare elettricità per mezzo secolo senza bisogno di ricarica o manutenzione.

di Gabriele Arestivo - 25/01/2024 09:21

Immaginate di avere una batteria che non si scarica mai, che non ha bisogno di essere ricaricata o sostituita, che non emette radiazioni o scorie, e che è piccola quanto una moneta. Sembra fantascienza, ma è realtà. Una startup cinese, Betavolt, ha inventato una batteria nucleare che promette di cambiare il mondo dell’energia.

Come funziona la batteria nucleare

La batteria nucleare di Betavolt non si basa su reazioni chimiche, ma su un fenomeno fisico: il decadimento radioattivo. All’interno della batteria ci sono due fogli sottilissimi di un isotopo del nichel, il nichel-63, che si trasforma spontaneamente in un altro elemento, il rame, rilasciando energia. Questa energia viene raccolta e convertita in elettricità da degli strati semiconduttori, che alimentano il dispositivo collegato alla batteria.

La batteria nucleare ha una forma quadrata, con un lato di 1,5 cm, e uno spessore di 5 mm. La sua potenza attuale è di 100 microwatt, con una tensione di 3V, ma l’obiettivo è di raggiungere 1 watt entro il 2025. La durata della batteria è di 50 anni, il tempo necessario perché il nichel-63 si trasformi completamente in rame.

Quali sono le applicazioni della batteria nucleare

La batteria nucleare di Betavolt ha diverse potenziali applicazioni, soprattutto in ambiti che richiedono una fonte di energia affidabile, duratura e sicura. Ad esempio, la batteria nucleare potrebbe essere usata per alimentare dispositivi medici, come pacemaker, cuori artificiali e cocleari, che devono funzionare ininterrottamente nel corpo umano. Oppure, potrebbe essere usata per equipaggiare apparecchiature spaziali, sottomarini, stazioni scientifiche remote, droni e micro-robot, che devono operare in condizioni estreme o difficilmente accessibili.

La batteria nucleare potrebbe anche rivoluzionare il settore dei dispositivi elettronici, come smartphone, tablet e laptop, che non avrebbero più bisogno di essere collegati alla rete elettrica o a una presa USB. La batteria nucleare potrebbe essere usata in serie per aumentare la potenza e la capacità, rendendo possibile avere dispositivi sempre accesi e connessi.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della batteria nucleare

La batteria nucleare di Betavolt presenta diversi vantaggi rispetto alle batterie tradizionali. Innanzitutto, è ecologica, in quanto non produce emissioni di radiazioni o scorie radioattive. Il nichel-63, infatti, è un isotopo a bassa energia, che non emette raggi gamma o neutroni, ma solo elettroni e raggi X, che vengono assorbiti dagli strati protettivi della batteria. Inoltre, il prodotto finale del decadimento è il rame, un elemento stabile e non tossico, che non inquina l’ambiente.

In secondo luogo, la batteria nucleare è sicura, in quanto non è soggetta a incendi o esplosioni, come le batterie al litio. Il suo design a strati, infatti, impedisce che la batteria si surriscaldi o si danneggi in caso di urti o cadute. La batteria nucleare è anche resistente alle variazioni di temperatura, potendo funzionare tra i -60°C e i 120°C.

Infine, la batteria nucleare è conveniente, in quanto ha un costo inferiore e una durata superiore alle batterie convenzionali. Betavolt ha dichiarato che la sua batteria nucleare ha un costo di produzione di circa 10 yuan (1,3 euro) per microwatt, mentre le batterie al litio hanno un costo di circa 100 yuan (13 euro) per microwatt. Inoltre, la batteria nucleare ha una vita utile di 50 anni, mentre le batterie al litio si degradano dopo pochi anni.

La batteria nucleare, tuttavia, presenta anche alcuni svantaggi. Primo, la sua potenza è ancora limitata, e non è in grado di alimentare dispositivi ad alto consumo energetico, come i motori elettrici o le lampadine. Secondo, la sua tecnologia è ancora in fase di sviluppo, e richiede ulteriori test e certificazioni per garantire la sua efficienza e sicurezza. Terzo, la sua diffusione potrebbe incontrare ostacoli normativi e sociali, legati alla percezione negativa dell’energia nucleare e ai possibili rischi di proliferazione o terrorismo.

Conclusioni

La batteria nucleare di Betavolt è una delle innovazioni più promettenti nel campo dell’energia, che potrebbe aprire nuove frontiere e opportunità in diversi settori. La startup cinese ha già avviato la fase di test pilota, e prevede di iniziare la produzione di massa entro il 2025. La batteria nucleare, però, dovrà dimostrare di essere davvero sicura, efficace e vantaggiosa, per conquistare la fiducia e il mercato dei consumatori.